mercoledì 11 gennaio 2012

Leggo.it - ROMA, CAOS ALLA CLINICA DOV'È NATO TOTTI. ALLA FABIA MATER SENZA STIPENDI DA 2 MESI

Diede i natali a Francesco Totti, poco più di 35 anni fa. Ma oggi la clinica Fabia Mater rischia di chiudere i battenti, messa in ginocchio dallo stop agli stipendi e ai rimborsi da parte della Regione.
L’allarme è stato lanciato dalla struttura ospedaliera del gruppo Guarnieri (in zona Prenestina), convenzionata con il servizio sanitario nazionale e nota per il suo eccellente reparto di ostetricia. Da maggio non arrivano i rimborsi dalla Regione Lazio: così da novembre, data la mancanza di liquidità, il personale medico e sanitario è senza paga. La Fabia Mater viene però difesa da molti ex pazienti, tra cui il capitano giallorosso che venne alla luce proprio nel reparto di ostetricia.
Ma la battaglia va avanti anche per sedi legali: «Abbiamo vinto tutti i ricorsi presentati al Tar e al Consiglio di Stato contro il blocco della fatturazione – spiega la direttrice amministrativa, Francesca Guarnieri –. Tutto però è ancora fermo, nonostante il decreto regionale per riattivare i nostri compensi sia stato firmato ad ottobre. Otto milioni, uno per ogni mese di fatturato. La clinica rischia di chiudere a causa della cattiva burocrazia, lasciando senza stipendio ben 300 lavoratori che, entro la fine di gennaio, rischiano in parte di essere messi in mobilità». I lavoratori restano quindi in agitazione: «Siamo in presidio sotto la Regione giorno e notte, all’interno di un camper – annuncia Laura Taschini dall’amministrazione – resteremo lì per avere una risposta dalla Polverini». Insorge anche l’opposizione in consiglio regionale: «Ho presentato un’interrogazione urgente – assicura Enzo Foschi del Pd – per risolvere quanto prima la questione. A tutto il personale della clinica va la nostra solidarietà: dipendenti che, seppur senza stipendio da mesi, continuano regolarmente a portare avanti l’assistenza».

L'INTERVISTA  a Sandra Ceccarelli, caposala reparto neonatologia.

Che tipo di attività svolgete?
«Qui ogni anno facciamo nascere oltre 2100 bambini. Siamo infatti la prima casa di cura del Lazio per numeri di parti: tra questi c’è anche la prima bimba del 2012, nata appena due minuti dopo la mezzanotte».

Quindi siete un’eccellenza?
«Abbiamo conquistato il II livello perinatale grazie a quattro incubatrici, una sala di subintensiva neonatale, il pronto soccorso ostetrico aperto 24 ore su 24 e l’unica sala esistente in tutto il Lazio per il parto in acqua».

E se la Fabia Mater chiude?
«Non credo che il Sandro Pertini o il Policlinico Umberto I potrebbero accogliere i nostri 2 mila parti ogni anno. Perciò in soli 3 giorni abbiamo raccolto circa 1500 firme».

Articolo di Lorena Loiacono

Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=157347

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